Cos'è un UPS ?

La sigla UPS significa “Uninterruptible Power Supply” ed è tradotta in italiano come Gruppo di Continuità. Il gruppo di continuità è una apparecchiatura che viene posta fra la rete di alimentazione ed i dispositivi da proteggere, allo scopo di fornire energia alle apparecchiature anche in mancanza di energia elettrica. Esistono diversi tipi di gruppi di continuità ma quelli che assicurano una alimentazione priva da qualsiasi tipo di disturbo sono quelli definiti ON LINE.
Il gruppo di continuità non deve essere confuso con altri dispositivi quali, ad esempio, stabilizzatori di tensione, trasformatori di isolamento, ecc.

Tempo di Intervento

A volte definito anche come tempo di commutazione, è il tempo che intercorre, negli UPS Off Line, tra il momento in cui la rete viene a mancare o esce dai limiti di tolleranza ed il momento in cui l’inverter è in grado di erogare sul carico una tensione costante e stabilizzata. Il tempo di intervento viene a volte utilizzato in riferimento al dispositivo di By Pass per il tempo che trascorre tra il momento in cui si ha un sovraccarico o l’avaria dell’inverter ed il momento in cui il carico è correttamente alimentato dalla rete tramite By Pass.

Fattore di potenza

Caratteristica di un carico in corrente alternata espressa dal rapporto fra la potenza attiva in Watt e la potenza apparente in VA. Quindi F.P. = W/VA. Nel caso di carichi lineari il fattore di potenza risulta essere uguale al cosphi. Nel caso di carichi non lineari (es. i computer) questa corrispondenza non è più vera e quindi risulta improprio nel settore informatico l’uso del termine cosphi.

Potenza Nominale VA

E’ la potenza massima che l’UPS può erogare per un tempo indeterminato e si misura in VA (Volt Ampere). In genere a fianco del valore di potenza nominale viene definito il cosphi o P.F. (Power Factor – fattore di potenza) del carico su cui può essere erogata quella potenza o, in alternativa, il valore massimo in Watt associato alla potenza espressa in VA. Per semplificare la comprensione del concetto di seguito riportiamo un esempio: potenza nominale UPS 1000 VA a F.P. 0,8 – 1000 x 0,8 – Potenza reale UPS su carico resistivo in Watt: 800

Tipi di UPS:

UPS Off Line / Stand By / No Break

Un UPS si definisce Off Line o Stand By o No Break quando l’inverter interviene ad alimentare il carico solo in assenza di rete o con rete fuori tolleranza. Questi UPS sono più comunemente definiti “ad intervento”; Il tempo di commutazione rete/inverter è solitamente inferiore a 5 msec. e tale tempo di intervento è così breve che il PC collegato non subisce alcuna interruzione (break) per mancanza di rete e può continuare a funzionare senza problema. Questi UPS sono un genere i più economici sul mercato e sono consigliati per installazioni dove la rete elettrica non ha eccessive oscillazioni. Questi UPS non possono essere alimentati da Gruppi Elettrogeni e di norma non consentono l’aggiunta di batterie per espanderne l’autonomia.

UPS Line Interactive

Si definisce tale un UPS la cui particolarità è quella di avere l’inverter sempre attivo, anche in presenza di rete, ma non connesso all’uscita. Questo accorgimento permette di ottenere tempi di intervento estremamente rapidi. Questi UPS spesso non consentono di essere alimentati da Gruppi Elettrogeni e di norma non consentono l’aggiunta di batterie per espanderne l’autonomia

UPS On Line

Un UPS si definisce On Line se il carico viene alimentato dall’inverter sia in presenza che in assenza di rete (entro i limiti di tolleranza). Per poter operare in tal modo l’inverter preleva energia dalla rete se questa è disponibile, mentre preleva corrente dagli accumulatori se la rete di alimentazione non è disponibile. Questi UPS consentono di essere alimentati anche da Gruppi Elettrogeni e possono essere collegati a batterie ausiliarie così da poterne espanderne l’autonomia a piacimento

Doppia Conversione

Questo termine segue di solito il termine ” On Line ” (On Line a doppia conversione). Un UPS si definisce tale se la tensione alternata di ingresso viene dapprima raddrizzata e resa continua (prima conversione) e quindi di nuovo trasformata dall’inverter in tensione alternata (seconda conversione). Lo scopo della doppia conversione è quello di poter generare in uscita una tensione alternata stabilizzata e filtrata indipendente anche elettricamente da quella di ingresso, sia per tensione che per frequenza, in qualsiasi momento.